Difficile essere genitori che non sbagliano
Nella vita frenetica di tutti i giorni ai genitori capita di urlare.
Ci sono mille cose da fare: preparare la colazione, vestire i bambini, portarli a scuola, arrivare in tempo al lavoro, cucinare, pulire casa…
La stanchezza spesso è davvero troppa e anche lo stress la fa da padrone. Allora succede che quando i nostri figli ci cercano noi non siamo disponibili emotivamente.
Si perché i bambini sono proprio bravi a chiedere attenzioni nel modo che più ci irrita. Siamo di fretta e ci mettono tanto a prepararsi o stiamo facendo una telefonata importante e decidono che proprio in quel momento devono dirci o chiederci una cosa per loro fondamentale.
E in quei momenti, anche se conosciamo perfettamente la teoria e sappiamo che quei capricci sono una richiesta di attenzioni, noi siamo troppo presi dal nostro stress per fermarci ad empatizzare e reagiamo male.
E magari urliamo forte.
L’effetto dei genitori che urlano sui bambini
L’effetto delle nostre urla sui bambini è pietrificante e disintegrante. In quegli attimi la certezza di essere amati scompare, la paura prende il sopravvento e le emozioni sono così intense da farli sentire in pezzi.
Un modo molto valido per spiegare questo concetto è stato utilizzato nel libro “Urlo di Mamma” di J. Bauer, un libro delicato ma potente che ci mostra, con delle illustrazioni semplici ma efficaci, cosa succede quando i bambini vengono investiti dalla nostra frustrazione.
Per i piccoli riprendersi da questi episodi scombussolanti non è facile.
”Volevo cercarmi, ma gli occhi erano in cielo… volevo gridare, ma il becco era sui monti… volevo volare, ma le ali erano nel fitto della giungla.”
I genitori a volte fanno fatica a leggere queste pagine perché ci si rispecchiano ed è doloroso vedere il male che possiamo involontariamente infliggere ai nostri figli.
L’importanza di rimediare allo sbaglio fatto
Ma il messaggio che trovo più importante di “Urlo di Mamma” è un altro: con l’amore la mamma pinguino ricuce il suo pinguinetto. Cerca i pezzi in giro per il mondo e li rimette insieme.
È lei che ricompone la situazione, che permette al cucciolo di sentirsi ancora integro e degno di amore.
A volte i genitori mi raccontano di sensi di colpa e impotenza per aver causato dolore ai propri figli, concentrandosi sul “danno” anziché sulla “cura”.
Anche con le migliori intenzioni prima o poi ci troveremo nella situazione di aver commesso degli errori. Allora la cosa importante da tenere a mente sarà che è possibile rimediare chiedendo scusa, facendo delle azioni riparative, abbracciando i nostri figli.
Facendo sentire loro che la responsabilità di ciò che è accaduto è nostra e noi ce la assumiamo.
Infine mi preme sottolineare un altro aspetto chiave di questo libro. Mamma pinguino chieda scusa per il COMPORTAMENTO non per l’EMOZIONE: “scusa se ho urlato” è un insegnamento prezioso per adulti e bambini perché sono le azioni che possono essere sbagliate non le emozioni che proviamo.
Diverso sarebbe stato dire “scusa se mi sono arrabbiata”: avrebbe veicolato il messaggio che provare un’emozione non va bene.
I bambini così possono imparare che provare emozioni è sempre lecito ma bisogna saperle esprimere senza fare del male agli altri.
Proviamo a ricordarlo anche quando sgridiamo i nostri figli: “hai fatto una cosa maleducata” è diverso da dire “SEI maleducato”. Le azioni possono essere corrette e migliorate ma se io sono sbagliato come potrò mai meritare di essere amato?
“Urlo di mamma” di J. Bauer potrebbe essere un bel regalo da fare o da farsi, e magari da leggere insieme, con calma. Se lo avete già letto o lo state per fare, lasciate un commento a questo articolo per scambiarci impressioni e valutazioni su cosa vi ha lasciato questa lettura!