Maleficient: Descrizione del film
Un odio atavico separa i due regni confinanti, quello degli uomini e quello della Brughiera, abitato da fate e creature incantate.
È in questo territorio magico che vive la piccola Malefica, in pace con tutti. Ed è qui che fa la conoscenza di Stefano, ragazzino suo coetaneo, abbastanza curioso e coraggioso da spingersi dove gli uomini non si spingono mai.
La loro amicizia, man mano che crescono, lascia il posto all’amore, ma, quando a Stefano si presenta l’occasione di diventare re, egli non esita a tradire l’amata, ferendola nel modo più grave e scatenando in lei l’ira e il proposito di vendetta.
Ne farà le spese la neonata Aurora, figlia di re Stefano e della regina, sulla quale Malefica scaglierà la nota profezia.
Ma questa non è la storia della Bella Addormentata bensì quella di Malefica, la storia di una vittima che, da grande, troverà il modo di superare il male che le è stato inflitto da chi amava.
Maleficient: Commento al film
La rivisitazione della Bella addormentata del Bosco, o meglio della figura di Malefica, ha colpito il mio interesse per diversi aspetti.
Il primo è il desiderio da parte dell’autore di spiegare il dolore di Malefica che la spingerà ad odiare il principe Stefano e scagliare il maleficio sulla innocente Aurora.
La natura di Malefica è buona e grande la sua capacità di amare, al punto da affidarsi completamente ad una creatura differente da lei, Stefano, che si approfitterà della sua buona fede per tarparle le ali e non solo in senso figurato.
Sfrutterà il suo amore per portare al re la prova del suo coraggio (le ali di Malefica), gesto che gli consentirà la tanto agognata scalata al potere.
Il dolore fisico e mentale provocato da Stefano tramuteranno Malefica in una strega dura ed implacabile dedita solo alla vendetta per le ferite subite.
Stefano la deruba della sua innocenza, della fiducia nell’altro e della possibilità di essere felici con un ogni.
Ma mentre tutto sembra perduto, la piccola Aurora confinata con le fate nel bosco, riuscirà a risvegliare dentro Malefica quel calore e quella capacità di amare che pensava di aver perduto.
La osserverà crescere, proteggendola spesso dai pericoli e quando si renderà conto di amarla come una madre, farà di tutto per cancellare il maleficio inflitto su di lei.
Condurrà persino a palazzo il principe Filippo nella speranza che il bacio del giovane che Aurora aveva incontrato nel bosco, possa risvegliarla dal sonno eterno provocato dalla puntura del fuso.
Ma il bacio del principe non la salverà.
Sarà il bacio di Malefica quello del vero amore capace di riportarla alla vita.
Con Maleficent ci troviamo di nuovo dinanzi ad una favola nella quale il dolore e il male della principessa non sono curati e sconfitti da un principe sconosciuto con il solo merito di essere avvenente, ma dall’amore vero, come quello di una madre pentita di aver afflitto sofferenza alla figlia e desiderosa di riparare ai propri errori.
La principessa Aurora non viene descritta come un personaggio passivo ma come una donna attiva che cerca il suo posto nel mondo e che riuscirà a carpire nel cuore indurito di Malefica, la fonte del vero amore.
Aurora, una volta risvegliata dall’incantesimo sceglierà di perdonare Malefica e di seguirla nel regno incantato che la strega porterà di nuovo allo splendore di un tempo.
E il principe Filippo?
La raggiungerà nel regno di Malefica adeguandosi alla scelta della principessa che le ha fatto battere il cuore…
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