Avete mai pensato quanto un semplice film d’animazione possa insegnare molto ai bambini ma, allo stesso tempo, anche a noi adulti?!?!
“INSIDE OUT”, uscito nel 2015, realizzato dai Pixar Animation Studios e distribuito dalla Walt Disney Pictures, è uno dei migliori capolavori realizzati.
Chiedersi cosa passa per la testa
“Vi capita mai di guardare qualcuno e chiedervi che cosa gli passa per la testa?”
La scena iniziale si apre proprio con questo interrogativo e da qui, si fonde un mondo, che è la mente umana. Un mondo enorme, complicato e, a volte, molto difficile da interpretare.
Protagoniste sono le emozioni: Gioia, Tristezza, Paura, Rabbia, Disgusto; presenti in ciascuno di noi dai primissimi mesi di vita e ognuna rappresentata con specifiche caratteristiche che la contraddistingue dalle altre, sia per “aspetto fisico” che per funzione.
Così, queste ultime sono presenti nella mente di Riley, una bambina di 11 anni che trascorre l’infanzia nel Minnesota e dove, con il supporto dei genitori che la accompagnano nella crescita e grazie ad eventi vissuti, rimangono impressi come ricordi di Gioia.
L’insieme di questi eventi, di queste emozioni, l’ambiente circostante e i suoi interessi formano le basi principali della sua personalità.
Però, a causa del lavoro del papà, la famiglia di Riley è costretta a trasferirsi a San Francisco e la sua vita viene scombussolata.
Le sue emozioni cercano di mantenere l’equilibrio ma, la momentanea disattenzione dei genitori e di conseguenza il mancato supporto, la portano ad uno smarrimento dai punti di riferimento, dagli interessi e i ricordi di Gioia, che l’hanno sempre accompagnata, tentano di essere modificati da Tristezza in ricordi tristi.
Una diatriba tra le due emozioni, causata appunto dall’incontrollabile Tristezza che è spinta a prendere il controllo su tutto ciò che la ragazzina sta vivendo, le porta a perdersi nella memoria a lungo termine e, di conseguenza, ad iniziare un lungo viaggio attraverso corridoi, scaffali, incontri interessanti per poter tornare al quartier generale con Paura, Rabbia e Disgusto che, nel frattempo, non riescono a gestire la situazione e spingono Riley alla fuga di casa.
Solo il ritorno di Gioia e Tristezza e la loro collaborazione riporterà l’equilibrio e con la comprensione e il sostegno dei genitori, Riley ritroverà le sue salde fondamenta e successivamente potrà “aprirsi al mondo” di preadolescente con sicurezza.
Cosa sono le emozioni?
Le emozioni sono stati funzionali (mentali e fisiologici) che si evolvono in ciascuno di noi per potersi adattare al meglio e il più rapidamente possibile ai cambiamenti dell’ambiente circostante.
Ogni emozione ha un ruolo e compiti specifici ma è solo con l’interazione tra le altre che il soggetto riesce a creare degli schemi funzionali corretti.
In “Inside Out” le emozioni Tristezza e Gioia dipendono tra loro, la loro collaborazione e l’aiuto di Paura, Disgusto e Rabbia portano Riley ad avere fiducia in se stessa e a raggiungere i propri obiettivi.
Le emozioni e l’attaccamento sicuro
Come è ben noto in questo film d’animazione, la base di questi schemi funzionali si forma durante l’infanzia.
Sviluppare un attaccamento sicuro con le figure genitoriali, avere interessi e una vita sociale attiva porta un successivo sviluppo armonico della propria personalità, indipendenza e autonomia.
Nella vita di coppia di questi soggetti è evidente la fusione della propria personalità con il partner ma, allo stesso tempo, si nota il rispetto e l’ascolto di sé stessi.
E nella Dipendenza Affettiva?
È la Paura che qui fa da padrona.
Come già analizzato in altri articoli (leggi gli altri articoli nella categoria Educazione all’Amore Sano), il soggetto dipendente non ha sviluppato un attaccamento sicuro, i suoi bisogni e interessi sono stati soffocati e quindi la paura di essere abbandonati li porta a cercare nel partner la figura che si occupi di loro e per ricevere un minimo di elogio offrono tutto quello che possono.
Il dipendente è convinto che le sue emozioni dipendano da qualcun altro.
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