La Dipendenza Affettiva e l’amore per me stessa
Posso tranquillamente affermare che la mia “vera vita” è iniziata a 35 anni, 7 anni fa. Un periodo di forte sconvolgimento interiore e famigliare mi ha consentito di riconnettermi alla mia anima, alle mie passioni e a quelle parti che avevo completamente abbandonato nel tempo.
Sulla mia strada, in questi anni, ho incontrato diverse persone (amo definirli “angeli”) ciascuna delle quali mi ha aiutato ad aggiungere un pezzetto al mio puzzle: esisteva “un filo” che mi conduceva e mi forniva l’incontro giusto al momento giusto.
Sono una ex dipendente affettiva e sono caduta e risalita molte volte. Ho conosciuto momenti difficili e ne sono uscita grazie all’amore. Quello vero. Per me stessa.
Ho chiesto aiuto e l’aiuto è arrivato. Ho lavorato su di me nel profondo ed oggi cerco di vivere con attenzione e presenza, per non ricadere nelle stesse dinamiche del passato: questo richiede un impegno continuo e costante.
Non credo esista un’unica ricetta “di guarigione” dalla Dipendenza Affettiva, ma credo che ognuna di noi abbia il suo percorso unico e irripetibile e tutte le risorse per uscire dai propri “vicoli ciechi”.
La conquista del sogno
7 anni fa, nel bel mezzo della crisi più buia, ho iniziato a svolgere l’attività di volontaria lettrice per il progetto “Leggi con me” (Nati per leggere). Questa attività coi bambini nelle biblioteche e centri per le famiglie mi ha permesso di riscoprire quella che era la mia passione per le storie, che coltivavo sin dall’infanzia e che negli anni, è divenuta (ed è) la mia cura. Successivamente, mi è stato chiesto di partecipare ad un progetto di lettura e laboratori creativi per ragazzi in un centro di volontariato per famiglie disagiate. Questa esperienza, durata tre anni, è stata estremamente formativa, per la particolare ricchezza emotiva che ho potuto sperimentare, in un contesto certamente difficile quale era quello.
Nel frattempo, è iniziata la collaborazione continuativa con una libreria per ragazzi di Modena e la creazione di un’Associazione culturale, con altre 6 amiche.
E poi, la realizzazione del sogno: quello di pubblicare albi illustrati per ragazzi.
Oltre a quello per la lettura, da sempre mi ha accompagnato la passione per la scrittura, che mi ha consentito di dare voce a quello che avevo dentro. Nella scrittura porto quella che è la mia esperienza, quello che ho avuto la possibilità di sperimentare e di apprendere nel tempo, e spero che le mie parole possano essere di aiuto anche ad altri. Credo, infatti, nel grande potere “psicomagico” delle storie, capaci di arrivare con semplici messaggi al cuore di tutti e di recuperare quella parte bambina che molto spesso viene tralasciata nel corso dell’esistenza.
La scrittura è stata ed è, per me, un viaggio di ritorno verso casa.
Il mio sogno diventato realtà
Insieme all’illustratrice e amica Clelia Colombini, ho realizzato due albi illustrati: nel 2015 “Il Villaggio dei Cuori ritrovati”, una storia di adozione (Edizioni Terra marique), e nel 2016 “Un posto nel mondo”, dedicato all’amicizia (Verbavolant Edizioni).
Nei primi mesi del 2018 uscirà “L’angelo dell’amore”, un quaderno per le mamme, una delicata e poetica storia d’amore.
L’albo illustrato, oggi molto diffuso anche tra gli adulti, è un genere che amo perché “lascia spazio”: chi legge può lasciarsi trasportare tra le immagini e le parole in un’onda che fluisce e, a volte, raggiunge spiagge sconosciute.
La collaborazione con Clelia si è intensificata curando progetti di scrittura e pittura creativa nelle scuole medie ed elementari del nostro territorio. Tra il 2017 e il 2018 abbiamo incontrato 14 classi con cui abbiamo realizzato bellissimi viaggi di conoscenza e due libri illustrati contenenti le storie realizzate dai ragazzi.
Un anno fa ho poi incontrato Stefania, una meravigliosa arpista celtica, con la quale stiamo concretizzando numerosi progetti artistico-musicali per ragazzi nel nostro paese, e non solo.
La lettura del libro “La principessa che aveva fame d’amore”, mi ha permesso, infine, l’incontro con Maria Chiara Gritti. Da un messaggio in cui mi complimentavo per il suo libro, è nata una reciproca conoscenza, fino alla partecipazione a questo blog che è per me una grande opportunità di crescita.
E grazie alla realizzazione del mio sogno oggi sono fiera di considerarmi una ricercatrice, un pò educatrice e un pò mamma di tutti i bambini e ragazzi che incontro.
Faccio ciò che mi dà gioia e dò vita a ciò che mi fa battere il cuore. E in quello, solo in quello, risiede la mia personale ricetta magica per la guarigione.