Una volta, in un campo, nacque un bel fiore. Era così bello e profumato che tutti quelli che gli passavano vicino si fermavano a guardarlo e dicevano:
“Come bello e profumato e che bei colori che ha!”
E lui era proprio molto contento dei loro sguardi e delle loro parole che gli riscaldavano il cuore.
Ma non sempre la gente che passa per i campi ha il tempo e la voglia di stare attenta ai fiori, cosicché un giorno passò di lì qualcuno un pò distratto che quasi quasi lo calpestò. Allora il povero fiore si disse:
“Sarà meglio che mi armi per difendermi!” E tirò fuori una bella spina per proteggersi.
Un altro giorno passo di lì qualcuno ancora più distratto e che non amava particolarmente fiori e quando lui si sentì ferito ci rimase così male che anche stavolta pensò:
“Mi devo armare ancora di più altrimenti mi calpestano!” E tiro fuori altre due spine.
Un altro giorno ancora capitò che anche le persone che gli passavano sempre vicino e che amavano i fiori e, soprattutto, amavano lui, fossero un po’ distratte e avessero altro per la testa. Allora si sentì ferito e si disse:
“Povero me, se si distraggono anche loro!”, e tirò fuori altre tre spine.
E così, di giorno in giorno, spina dopo spina, ecco che alla fine il fiore era munito di una bella corazza impenetrabile.
Le persone che passavano per ammirare il fiore dovevano guardarlo da lontano e si dicevano:
“Come è bello quel fiore! Chissà se è anche profumato! Peccato che non si possa andargli vicino per accarezzarlo perché ha troppe spine e punge non appena lo si tocca!”
E gli passavano lontane perché avevano paura di pungersi.
Ma anche i fiori, come tutti hanno bisogno di compagnia, cosicché lui cominciava a sentirsi sempre più solo e sempre più abbandonato.
Insieme a lui si sentivano soli è un poò abbandonati anche quelli che gli bastavano vicino e non potevano toccarlo né annusare il suo profumo perché avevano paura di farsi del male con le sue spine.
Allora il fiore si disse:
“Forse si può fare qualcosa!”
E chiese aiuto alla terra, al sole e all’aria che lo circondava.