Le giuste difese del fiore
La Terra disse: “Io ti ho nutrito bene da piccolo, altrimenti non saresti cresciuto così bello e profumato. Su quello che hai avuto poi contare per tutta la vita perché l’hai avuto, è dentro di te…”
Il Sole disse: “Io ti ho riscaldato e illuminato fin da quando eri piccolo. È per questo che hai colori così belli. Su questo calore puoi sempre contare per tutta la vita perché l’hai avuto, è dentro di te e nessuno te lo può portare via!”
L’aria intorno gli disse: “Io ti ho fatto respirare fin da quando eri piccolo e ti ho dissetato con la pioggia. È per questo che sei così profumato. Su quello che hai avuto puoi sempre contare per tutta la vita, perché è dentro di te anche quando sarà in difficoltà!”
Fu così che il fiore scoprì che le sue armi più potenti non erano fuori ma dentro di lui.
E da quel giorno ogni tanto, poco per volta, lasciò che qualche piccola spina, che proprio non serviva più, cadesse e si tenne soltanto quelle importanti che gli servivano per difendersi quando si sentiva davvero molto, molto ferito dalla gente troppo distratta o da quella che non ama i fiori.
Oppure, da quelli che li amano ma qualche volta a modo loro, che non sempre è il modo che serve ai fiori, proprio come succedeva spesso anche a lui.
Il significato delle spine del fiore
La favola appena citata, tratta dal libro di Alba Marcoli – La rabbia delle mamme – delinea con delicatezza come sia importante utilizzare le “giuste” difese per proteggersi dai dolori della vita.
Attraverso la metafora del fiore ci spinge a comprendere come le vere difese siamo le nostre risorse e qualche piccola spina usata con cautela, solo se necessario.
Come citato nel precedente articolo sulle eccessive difese, se dopo aver chiuso una difficile esperienza amorosa, ci riempiamo di spine per evitare che qualcuno possa farci del male, la conseguenza sarà la solitudine e la preclusione del piacere di vivere e assaporare di nuovo la gioia dell’amore.