Quando proviamo solitudine e senso di abbandono non abbiamo ben chiara quale sia la via da seguire, quali sono i nostri punti di forza e i nostri punti di miglioramento.
Non abbiamo chiaro il nostro valore e da lì nasce il bisogno tipico della Dipendenza Affettiva di aggrapparsi all’altro.
Nel momento in cui intraprendiamo, però, con volontà, il nostro percorso di guarigione e acquisiamo consapevolezza, l’universo si organizza affinché incontriamo la persona giusta al momento giusto e possiamo reperire tutti gli strumenti a noi utili per evolvere.
Ringraziando il passato e acquisendo fiducia verso il prossimo, ci permettiamo nuove opportunità.
La consapevolezza della nostra unicità, alla base dell’autostima e dell’amore per noi stessi, rappresenta uno degli strumenti più preziosi per cominciare a riaprirsi alla vita e all’altro, perché rappresenta una difesa sana, una caratteristica dell’Amore Sano, al contrario di difese eccessive, che vengono messe in atto da chi vuole ricominciare a credere nell’Amore dopo esperienze deludenti o chi ha un vissuto di dipendenza affettiva.
Come scoprire cosa ci rende unici e speciali?
“Un posto nel mondo”, il mio secondo albo, ci guiderà passo dopo passo allo svelamento di questo importante quesito.
Un posto nel mondo, una storia di unicità
La delicata amicizia tra il bambino e la foglia, i protagonisti della storia, ci conduranno a comprendere quale risposta possiamo dare alla domanda che mi sono fatta per molti anni e che mi ha ispirato nella stesura di questo racconto: “quale è il mio posto nel mondo?”
Nel racconto il bambino si accorge di una foglia sull’albero sotto cui siede ogni giorno, una foglia più luminosa delle altre, che non aveva mai notato. E inizia così un dialogo tra i due. La foglia racconta la sua storia, ciò che le hanno insegnato i suoi genitori, madre Terra e padre Cielo, le esperienze che ha vissuto e gli insegnamenti che ne ha tratto.
“..Così ho conosciuto la paura di cadere, ma anche la gioia di volare, come gli angeli..”
Il bambino è affascinato dal suo racconto ma sente il peso della solitudine e si domanda il senso della sua esistenza. Anche la foglia racconta il suo vissuto di solitudine e come lo ha affrontato, sviluppando fiducia e gratitudine e accettando ogni esperienza come parte “di un disegno più grande”.
“E ogni giorno ho appreso una lezione diversa. Sai, siamo qui per questo, per fare esperienza: continuamente impariamo e continuamente cresciamo. La vita ci offre tante opportunità e sta a noi scegliere se accettarle, con gioia, ringraziando tutto e tutti”.
La foglia del racconto rappresenta ogni maestro che ho incontrato sul mio cammino, ogni singola persona che mi ha permesso di comporre il mio puzzle e che mi ha fornito uno spunto per compiere “il passo successivo”.
Il bambino della storia acquisisce la consapevolezza di far parte di un ciclo e che la ricerca continua di ognuno di noi è in direzione dell’Amore, l’Amore Sano, che nasce coltivando fiducia e presenza.
Quando comprendiamo che “ogni foglia è speciale e unica e che solo tutte insieme possono formare un grande albero”, recuperiamo anche fiducia verso l’altro. Ciascuno di noi fa parte di qualcosa di più grande, che può essere così perfetto solo grazie al contributo di tutti.
L’altro è parte di me e solo insieme possiamo costruire l’Unità.
“…abbiamo tutti il nostro posto unico e irripetibile nella grandezza dell’Universo..”
Io ho il mio posto, tu hai il tuo posto e ognuno di noi ha il suo spazio.
Possiamo così affrontare la vita con radici solide, senza paure, senza dipendenze, con i confini giusti che non sono gabbie.
Apprendere queste lezioni da ragazzi ci consente di dotarci di importanti strumenti di conoscenza, evitando di chiuderci o proteggerci nei confronti del mondo esterno da adulti, scoprendo la nostra unicità.
“Un posto nel mondo” (Verbavolant Edizioni), realizzato in collaborazione con l’illustratrice Clelia Colombini, è il mio secondo albo illustrato di una trilogia dedicata alle forme di amore della nostra vita.
Attività: mi apro al mondo perché sono speciale
Per non dimenticarci della nostra unicità, costruiamo la nostra scatola “Sono speciale”.
Materiale da utilizzare
- Un scatola di cartone
- Fogli
- Colla
Riempiamo insieme la nostra scatola
- Personalizziamo la scatola
Utilizziamo un foglio e ne tagliamo un pezzo grande quanto il coperchio della nostra scatola, dove ognuno potrà inserire le informazioni di base (nome, data di nascita, segno zodiacale, un disegno di se..). Un volta realizzato, lo incolliamo sul coperchio della scatola
- Riempiamola con le nostre riflessioni
Da un altro foglio, realizziamo dei biglietti in cui scrivere le nostre riflessioni:
1. Perché mi piaccio
2. Cosa mi rende speciale
3. Cosa mi piace fare per sentirmi speciale
Una volta scritte, mettiamole tutte dentro la scatola - Introduciamo i nostri momenti speciali
Riempiamo la scatola ogni volta che viviamo un momento che ci fa sentire speciali: scattiamo una foto, conserviamo un disegno, un ritaglio di giornale che parla di noi, insomma qualsiasi cosa che ci ha reso unici!
- Utilizziamo la scatola “Sono Speciale”
E ogni volta che qualche dubbio si insinuerà, avremo la nostra personale scatola che ci ricorderà la nostra importanza. E sarà bello scoprire anche le scatole degli altri, scambiandoci pareri e idee.
Condividete con noi la vostra scatola, possiamo aiutarvi a renderla ancora più speciale. Essere amorevoli con noi stessi, ci aiuta ad esserlo verso gli altri!
Leave a Comment