Oggi voglio parlarvi del film “Paura d’amare” tratto dal romanzo “Frankie and Johnny in the Claire del Lune”.
Questo film, dalla trama apparentemente banale, permette di riflettere sulla paura di coinvolgersi in una nuova relazione, quando si ha sofferto molto in passato. Provate a dare un’occhiata al video sopra!
Descrizione del film “Paura d’amare”
Frankie ha 36 anni ed è una bella cameriera in una tavola calda di Manhattan. È single e la sua vita scorre tranquilla tra i turni di lavoro, le colleghe – amiche, il vicino di casa e il suo videoregistratore.
A stravolgere la sua routine, arriva Johnny, divorziato con due figli, appena uscito di prigione, e che viene assunto nella tavola calda come cuoco.
Johnny si innamora immediatamente di Frankie e inizia a corteggiarla in tutti i modi.
Frankie spaventata dall’idea di coinvolgersi in una relazione, è fredda e cerca di scoraggiarlo. In una giornata qualunque, una delle colleghe della tavola calda, Helen muore. Ormai anziana, viveva sola, andava a dormire ogni sera con una bottiglia di vodka sotto il cuscino e non c’era nessuno con lei quando è morta. L’accaduto fa riflettere Frankie che teme di finire la sua vita come la sua collega.
Frankie decide allora di accettare l’invito di Johnny per andare ad una festa, cede alle lusinghe dell’uomo e trascorre una bella notte con lui; ma essersi avvicinata così tanto ad un uomo, fa troppa paura a Frankie.
Johnny invece è sempre più coinvolto, vuole sposarla e avere una famiglia con lei e Frankie si spaventa ancor di più. Nulla ferma Johnny che cerca di capire la donna e cosa abbia originato la ferita che si porta dentro.
Dopo una lunga nottata che i due trascorrono a parlare sino all’alba, sulle note del Chiaro di Luna di Debussy, Frankie decide di cercare di credere in Jhonny, in una storia e nella possibilità di essere felice.
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Osservazioni sul film “Paura d’amare”
Frankie incarna l’esempio perfetto di donna che si trincera nelle sue certezze pur di non soffrire di nuovo.
È bella ma cerca quasi di nascondere la sua avvenenza, come per non farsi notare, ha un animo gentile, vive con entusiasmo il suo lavoro e ha un buon rapporto con tutti, ma tieni gli uomini a debita distanza.
Non è felice, e soffre quando guardando fuori dalla finestra vede i vicini in coppia o in famiglia, desidererebbe anche lei avere qualcuno accanto, ma quando il suo sguardo si posa sulla scena della donna dell’appartamento di fronte, picchiata dal marito, lo spettro del passato incombe su di lei: è sollevata di essere sola e al sicuro.
Frankie è attratta da Johnny ma ha paura, di sbagliare ancora, di legarsi di nuovo ad un uomo che si riveli insensibile e le faccia del male. Frankie, infatti, viene da una storia che l’ha ferita nel profondo: l’uomo con cui stava la picchiava e una volta l’ha colpita così forte da farle perdere il bambino che portava in grembo, togliendole per sempre la possibilità di avere figli.
Come farà a sapere che Johnny, apparentemente così attento e deciso nel conquistarla, non si riveli poi un mostro?
La paura di sbagliare ancora
Non lo può sapere: devo solo fidarsi del suo intuito e di se stessa, confidando nel fatto che stavolta appena scorgerà i segnali per capire che quest’uomo è diverso da quello che appariva, avrà la forza di andarsene e non rimanere in una relazione distruttiva.
In realtà il personaggio di Frankie questa forza non ce l’ha, il passato è stato troppo traumatico ed è dominata dalla paura, ma ha la fortuna di imbattersi in un uomo che non ha intenzione di lasciarsi sfuggire la possibilità di essere felice.
Johnny è stato in carcere e ha pagato duramente i suoi errori, ha perso la sua famiglia e attraverso il dolore ha fatto un percorso interiore che l’ha portato a comprendere il senso della vita. Ora ha dinnanzi a sé una nuova chance di vivere e non si perdonerà di non aver lottato fino in fondo per afferrare la possibilità di amare ed essere amato.
Seppur non giovanissimo, ex carcerato, divorziato, Johnny è un principe azzurro pronto a salvare Frankie da se stessa, a liberala dalla prigione che lei si è costruita da sola.
Paura d’amare, una favola moderna
Considero questo film, una favola moderna, che si conclude sulle note romantiche di Debussy con Al Pacino che rassicura la splendida Michelle Pfeiffer con le parole
“per sempre e malgrado tutto”
Per quanto questa storia a lieto fine voglia trasmettere la speranza che prima o poi la felicità arriverà a bussare alle porte di ognuno di noi, cullarsi nel comportamento iperdifensivo di Frankie sarebbe un gravissimo errore, fonte di frustrazione e tristezza perché il desiderio di felicità, tornerebbe sempre dentro di noi a tormentarci.
Nella società in cui viviamo, dominata dall’egocentrismo e dall’apparenza, ove i rapporti sono sempre più liquidi e vuoti, è necessario e sano avere delle difese per non cadere in balia di persone molto abili a mostrarsi diverse da quelle che sono.
La difficoltà più grande è quella di non cadere nella tentazione di rimanere in ostaggio delle proprie difese, della paura di perdere il controllo della propria vita e finire per interiorizzare la frase “ormai non ci credo più”, chiudendo così per sempre la porta alla felicità.
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