È stato esaminato negli articoli precedenti quanto sia difficile aprirsi a nuove relazioni da parte di una persona che ha vissuto la Dipendenza Affettiva perché la paura di ricadere in situazioni sbagliate è sempre in agguato e così è inevitabile che si attivino delle difese emotive, come l’evitamento.
Proviamo adesso a cambiare prospettiva e a guardare questa situazione con occhi diversi, che fanno parte della famiglia, perché la vita di coppia, anche se complicata e/o finita, in alcuni casi, ha portato l’arrivo di uno o più figli.
Un figlio tanto desiderato che crescendo assimila, inevitabilmente, i comportamenti difensivi che è o è stato abituato a vivere in famiglia e conseguentemente li attiva, a sua volta, verso il mondo esterno, verso i coetanei e le relazioni in età adulta; si tratta soprattutto di bambini che hanno sviluppato una sorta di Attaccamento Insicuro-Evitante, una difesa emotiva che attiva chi vive un senso di abbandono e non ha alternative se non quella di imparare a “cavarsela di soli”!
Un pò come succede ad Arabella, nella favola “La Principessa che aveva fame d’Amore”, dove, a causa della mancanza di ascolto riguardo i suoi bisogni, da parte di mamma e papà, si convince che deve fare “la brava bambina” per ricevere l’Amore, diritto e dovere di vita. Però, in questo modo, Arabella si difende dalle sue sofferenze emotive, evitando di ascoltare i suoi bisogni e interessi e limitando soprattutto la sua vita sociale.
Ciò che io voglio trasmettere con questo articolo è quello di offrire strumenti concreti proprio per imparare a leggere e comprendere come vive emotivamente il bambino e se sta attivando o meno delle difese emotive verso il mondo esterno.
Il disegno come strumento per comprendere chi siamo
“Ogni disegno è espressione della persona che lo esegue”
Leggere e vivere globalmente la vita dei nostri bambini è complicato, specialmente se abbiamo di fronte bimbi molto piccoli, in quanto è quasi impossibile per loro spiegare a parole ciò che vivono emotivamente. Per avere un quadro un pò più completo riguardo le emozioni, i bisogni, gli interessi, l’attaccamento e gli stati d’animo possiamo “imparare a leggere” i loro disegni.
Il Test dell’Albero
Fase 1: Facciamogli realizzare il disegno
È un test proiettivo, basato sull’interpretazione del disegno, per avere un quadro minimo della personalità del soggetto infatti, attraverso il disegno di un albero, solitamente il soggetto rappresenta se stesso, il suo autoritratto.
Daremo al bambino un foglio bianco e la consegna da dare sarà: “disegna un albero come vuoi tu”. Lasciamolo libero di esprimere la sua creatività, senza dare alcuna indicazione e senza fargli fretta.
Fase 2: La valutazione del disegno
Prima di tutto bisogna valutare attentamente la posizione dell’albero e la sua grandezza e successivamente ci concentreremo sui particolari, sulla pressione del tratto e sui colori.
Ci soffermeremo sulle radici (simbolo dell’affettività, delle emozioni e del rapporto con la mamma ma anche simbolo del passato e dei ricordi e di stabilità e sostegno), sul tronco (simbolo del carattere, della sicurezza e della stima) e sulla chioma (simbolo dell’apertura verso l’ambiente esterno e della socializzazione).
Esempio 1: Mamma mi soffochi
La valutazione dell’albero di Leonardo
Un albero particolare e insolito.
Abbastanza grande e posizionato al centro; Leonardo è un bambino in ricerca di attenzioni e autostima con una grande voglia di apertura verso l’esterno.
Le radici, anche se nascoste, le possiamo notare attraverso le spesse sporgenze sotto la terra: ha una mamma forse troppo presente che lo soffoca e non si accorge dei suoi veri bisogni.
Il tronco è alto e esile; è un bambino che ha molta fantasia, ambizione e voglia di esprimersi ma molto insicuro. I rami ci suggeriscono la quantità di progetti, iniziative e desideri che lui ha in mente ma, per ora, irrealizzati.
Vi è la completa mancanza di una chioma e questo ci indica pessimismo, insicurezza, paura e assenza del mondo esterno.
Inoltre i colori scuri utilizzati da Leonardo manifestano la sua tristezza.
Le conclusioni sullo stato emotivo di Leonardo
È innegabile il bisogno di Leonardo di avere veramente bisogno di qualcuno che lo ascolti, lo aiuti e lo sproni a raggiungere i suoi obiettivi e desideri perché la sua voglia di aprirsi all’esterno è presente ma la paura e il senso di abbandono lo stanno bloccando.
Esempio 2: Alla conquista del mondo
Marco, bambino maschio di 6 anni e 2 mesi
La valutazione dell’albero di Marco
Posizione e grandezza sono le prime due cose che spiccano guardando questo albero.
Le radici sono assenti, l’albero poggia su un sottile strato di erba, quindi ha bisogno di creare un legame affettivo più approfondito con la figura materna.
Soffermandoci ad osservare il tronco corto e inclinato a sinistra possiamo considerare Marco come un bambino pratico, concreto, materiale e in alcune situazioni ribelle.
La voglia di aprirsi al mondo, l’intraprendenza e il carattere attivo vengono confermati dall’ampia chioma morbida e dai molteplici rami con foglie singole che partono da quest’ultima. Ma Marco disegna anche delle foglie cadenti, simbolo di malinconia.
Il tratto è morbido e curvo tipico di un bambino socievole, con spirito di adattamento e immaginazione ma un’altra caratteristica evidentissima di questa disegno è la mancanza di colore che potrebbe nascondere un vuoto affettivo.
Le conclusioni sullo stato emotivo di Marco
Marco è un bambino sicuramente ancora molto egocentrico, sicuro di sé ed estroverso, aperto al mondo esterno e bisognoso di essere al centro dell’attenzione. Ma questo nasconde una necessità di affettività che deve essere colmato.7h2
Esempio 3: Faccio quello che voglio
Giovanna, bambina di 4 anni e 7 mesi
La valutazione dell’albero di Giovanna
Ci troviamo di fronte ad un albero posizionato in basso, verso la parte sinistra del foglio; è una bambina timida, molto legata alla figura materna e alla ricerca di protezione ma, allo stesso tempo, abbastanza sicura di sé e desiderosa di attenzioni.
Le radici sono affondate nel terreno e danno una netta stabilità all’albero; da lì si erge il tronco saldo, spesso e rigido, indice di sicurezza, praticità e testardaggine, e corto, simbolo di concretezza e orgoglio.
La chioma ad arcate con frutta descrive comunque una bambina gentile, educata e generosa. La completa mancanza di rami conferma una rigidità riguardo le proprie idee.
Anche in questo caso, vi è la presenza di elementi non richiesti. I fiori, simbolo estetico e molto tipico in soggetti femminili e il sole, posizionato alla sinistra del foglio, potrebbe indicare una maggiore ricerca di attenzioni da parte del papà.
Il tratto morbido e con linee curve, molto tipico in età infantile, è il simbolo dell’immaginazione e della tenerezza.
Le conclusioni sulle difese emotive di Giovanna
Guivanna è sicuramente una bambina che vuole spiccare sopra gli altri, anche se timida, ma con una sicurezza interiore che le permette di dare sfogo alle proprie emozioni.
Esempio 4: Il vero leader
Carlo, bambino di 5 anni e 8 mesi
La valutazione dell’albero di Carlo
Subito al primo impatto qui è evidente che siamo davanti a un piccolo leader!
Un albero di media grandezza: un bambino aperto ed entusiasta. La posizione tendente a sinistra denota che Carlo ha già superato la fase di egocentrismo e quindi non ha bisogno di essere costantemente al centro dell’attenzione ma ricerca ancora la figura materna.
L’assenza delle radici conferma per l’appunto la ricerca di nutrimento da parte della mamma ma il tronco, spesso e dritto, risalta un albero solido quindi un bambino emotivamente stabile che affronta le difficoltà come meglio può. Inoltre, Carlo esprime la sua tenacia, la crescita e lo sviluppo della sessualità aggiungendo, sul tronco, rami paralleli con presenza di foglie singole, simbolo di un carattere attivo e intraprendente.
La chioma ad arcate indica la gentilezza e la buona educazione e la conferma arriva anche dalla presenza di frutta, simbolo di generosità.
La presenza di elementi non richiesti (persone, animali, cielo ecc…) denota un bambino molto creativo e ricco di immaginazione. L’elemento sole è un classico particolare che spesso i bambini non tralasciano infatti è il simbolo di un papà presente nella loro crescita.
Il tratto pesante afferma la voglia di far prevalere le sue convinzioni e la molteplicità di colori.
Le conclusioni sulle difese emotive di Carlo
In questo caso possiamo confermare tutto ciò che è descritto; decisione, sicurezza, tenacia, serenità, allegria.
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