Da quando veniamo al mondo, e per tutta la vita, il primo luogo ad essere conosciuto, vissuto e abitato, è quello del corpo che, nello scorrere della nostra esistenza, costituisce un punto di riferimento fondamentale per:
- rafforzare l’identità
- testimoniare e depositare cambiamenti e transizioni
- entrare in relazione con gli altri
- disporre di un mezzo concreto per presentarsi sul palcoscenico del mondo, in relazione agli obiettivi da raggiungere
Trovare un lavoro adatto a noi, esprimere e comunicare la nostra unicità, innamorarci, sono solo alcuni dei progetti di cui siamo portatrici.
Abitare e vivere il corpo, dovrebbe essere quanto di più naturale possa accadere,
tuttavia può capitare che qualcosa, in questo fisiologico meccanismo, si inceppi.
La paura di rendersi attraente per proteggersi dalle relazioni
Mi è accaduto di incontrare donne non soddisfatte della propria immagine e al tempo stesso restie a renderlo attraente: per la paura di avvicinare gli uomini, di essere prese in considerazione solo in virtù di caratteristiche esteriori o di sabotare l’autonomia affettiva conquistata con coraggio e tanta fatica.
In questo modo, il corpo inizia a essere protetto dalle relazioni e dalle conseguenze che queste comportano.
Un’eccessiva difesa, tuttavia, può generare frustrazione, poiché l’umana tensione spinge sempre verso l’incontro con la Bellezza e con l’Amore.
Un corpo eccessivamente controllato, tenuto costantemente al riparo dallo sguardo altrui, diventa una gabbia, non permette di liberare la sana tensione verso l’Amore, di dare voce alla donna interiore, di alimentare la creatività o di concretizzare la capacità di rispondere in modo fisiologico alle richieste che arrivano sia dall’interno, che dall’esterno.
Ornare, decorare e abbellire il corpo sono pratiche che attraversano, da sempre, culture e popolazioni di tutto il mondo, sono favorevoli all’incontro tra noi e gli altri e funzionali alla vita stessa.
Il corpo è quindi fatto per entrare in relazione con sé stessi e con gli altri ed è importante essere consapevoli di ciò che motiva o porta a prendersene cura.
Il corpo attraente per sé sessi, non per gli altri
Se consideriamo il corpo come uno strumento necessario a esercitare forza attrattiva sugli uomini, probabilmente lo accudiremo e abbelliremo solo per destare piacere negli altri, per corrispondere le aspettative altrui e diventeremo nuovamente ostaggio di qualcuno o di qualcosa, poiché non verrà creato spazio per le richieste interiori e i desideri autonomi.
Al contrario, rendere il proprio corpo attraente in primis per sé stesse, rispettare i propri gusti e le proprie inclinazioni, per poi offrirlo con consapevolezza agli altri, significa alleggerirsi dalla dipendenza del giudizio o dell’approvazione altrui e fare in modo di essere scelte e rispettate proprio in virtù della capacità di essere autonome.
Come dire che, giorno dopo giorno, costruiamo la nostra Unità e Unicità per tornare a coinvolgerci in un’Unione sana e libera con l’altro.
L’immagine del nostro corpo partecipa all’aumento dell’autonomia, della libertà personale e dell’espressione soggettiva, quando accoglie ciò che siamo.
Fase 1: Mettiti al centro del processo
Cura il tuo corpo per te stessa e sii spontanea nelle scelte di abbigliamento e accessori che fai quando ti prepari per incontri di lavoro o tempo libero.
Fase 2: Rituali quotidiani
Inaugura piccoli rituali quotidiani di attenzione per il corpo e approfitta di quel tempo per restare connessa a te stessa.
Fase 3: Torna a fidarti
Accetta i complimenti che senti sinceri, per tornare a fidarti dell’altro da te.
Fase 4: I buoni consigli
Ascolta i buoni consigli, ma riconosciti il permesso di indossare ciò che ti piace e ti rispecchia.
Fase 5: Goditi il risultato!
Godi dell’aspetto sensoriale della cura del corpo e celebra la donna che è in te. Ascolta i tuoi bisogni, i desideri e regalati il tempo per realizzarli.
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