La presa di coscienza della dipendente affettiva
La terza fase di guarigione implica rendersi conto di essere Dipendente Affettiva. Solo da questo momento in poi è possibile lavorare per riappropriarsi della propria vita, dei propri spazi e della propria rete. Per questo la canzone scelta è caduta su “Un’emozione da poco” di Anna Oxa
Descrizione di “Un’emozione da poco”
Il brano parla di una donna che improvvisamente si rende conto di aver donato amore alla persona sbagliata.
Come emersa da un lungo stato di torpore, capisce che quest’uomo non la ama. La presa di coscienza del rapporto sbilanciato la conduce verso la guarigione.
Capisce dunque che aldilà della paura e della confusione vi è un’altra possibilità: l’amore di sé.
Interpretazione del testo di “Un’emozione da poco”
Nel brano viene illustrato l’incastro relazionale tra la dipendente affettiva, che offre tutta se stessa all’amore, e il narcisista che invece non deve chiedere niente
“Uno che non si è mai sentito finito, che non ha mai perduto mai, per me, una canzone”.
Nella canzone vi sono due parti ben distinte; da una parte c’è la protagonista che svende il suo amore, dall’altra c’è il narcisista che si nutre della sua devozione e continua a condurre la sua vita come se lei non esistesse
“Dare amore a un uomo senza pietà […] Per me più che normale, che un’emozione da poco mi faccia stare male, […] Non vedo più a che punto sta, la netta differenza fra il più cieco amore e la più stupida pazienza”.
Quest’ultima frase è indicativa del malessere della donna che però finalmente reagisce, anche con rabbia, di fronte all’ingiustizia che, dal suo punto di vista, sta subendo.
Questa nuova consapevolezza le fa comprendere che anche lei ha giocato un ruolo in questo incastro. E grazie alla propria razionalità finalmente può rompere questo schema che l’ha fatta tanto soffrire
“C’è una ragione che cresce in me, e l’incoscienza svanisce”.
Così può crescere nel suo ruolo di donna forte e consapevole, non più disposta ad accettare l’incoerenza di un amore che la indebolisce e le ruba tempo.
Finalmente può abbandonare l’abitudine che la fa sempre stare appesa nell’attesa della dimostrazione d’affetto dell’altro.
andrea
Straordinario. Purtroppo li conosco tutti questi brani e li ho pure cantati, come un pappagallo. Ne scopro oggi grazie e te il significato e lo smarrimento è palpabile. Mi chiedo se ho vissuto allo stesso modo di come ho cantato. Ma oggi ti ho letto......spero non sia tardi