Quando e come dire basta?
Quando?
Non c’è un tempo preciso, la Dipendente deve maturare dentro di sé la volontà di voler guarire.
Come?
La Dipendente affettiva può porre fine al “rapporto sbagliato”nel momento in cui inizia un percorso di terapia e di analisi.
Tale da permetterle di osservare gli incastri patologici di cui è stata, involontariamente, vittima:
“E se la tua cattiveria mi avesse almeno aiutato, a farlo morire prima questo rapporto sbagliato”.
La terapia fornisce strumenti di aiuto utili al fine di porsi le giuste domande:
“Io perché mai questo uomo l’ho amato tanto lo stesso?”
Come si può amare un uomo che ci fa del male invece di volerci bene?
Ambivalenza nelle relazioni affettive
Lo scoglio più difficile che la Dipendente affettiva deve affrontare e superare è il suo conflitto interiore.
L’ambivalenza nelle relazioni affettive divide in due la Dipendente: da una parte vi è la consapevolezza del vivere una situazione sbagliata, dall’altra l’impossibilità di farne a meno.
Può succedere quindi che il percorso possa essere tortuoso, a volte si possono presentare delle ricadute, dei ripensamenti nei quali la volontà vacilla:
“Ma adesso perderti, no, non posso, dimenticare il tuo sapore che mi sento ancora addosso, per dare un calcio alle speranze che mi gonfiavano la vita, che soltanto per riaverti, io saprei tornare indietro, anche adesso che è finita”
Da questa frase si evince quanto la protagonista non sia ancora pronta a dare un calcio all’amore idealizzato, al partner idealizzato, alle speranze che davano un senso alla sua vita.
Pur di non perdere questo equilibrio precario è disposta a tornare indietro, a ritirare la decisione, è disposta a ricongiungersi con il partner che non la rispetta, che non sa amarla, che anzi la svaluta e la fa sentire sbagliata.
Durante questa dura fase nella quale i sentimenti della Dipendente sono contrastanti, è importantissimo mantenere ben salda la convinzione di voler guarire e continuare ad insistere anche se la tentazione di abbandonare è forte.
Rubrica “Consigli della canzone”
“Se tu l’ami una donna la porti a vedere il mare, con te”.
Questo brano esorta al non accontentarsi di un partner che non ci porta a vedere il mare. Inteso come un partner che non sogna con noi, che non fa progetti con noi, che non ha a cuore il rapporto.
Quando si sta bene, si desidera stare insieme.
Lo ricordiamo sempre: l’amore è fatto sì talvolta di difficoltà e di compromessi, ma mai di annullamento e violenza, che sia di natura verbale o fisica.