Cara donna,
in questo momento in cui le emozioni sono ai massimi termini e, nello stesso tempo, i ritmi sono finalmente rallentati, in cui puoi sentire con chiarezza il battito di questa Madre Terra, ti dedico queste righe, che vogliono essere un GRAZIE per tutto quello che riesci a creare, a trasformare, a trasmettere, in un momento così complesso.
Le tue parole, il tuo abbraccio, le tue attenzioni sono un balsamo per questo mondo, che ha tanto bisogno di tenerezza e di ritrovare un contatto vero, di cuore.
Questa dell’8 marzo non è che una singola giornata di celebrazione. Ma il tuo compito è molto più grande, ora: hai la possibilità di contribuire a traghettare la vita verso una nuova dimensione, più umana.
Il tuo cammino nei secoli ha conosciuto molti ostacoli, cadute, lacrime, ma dentro di te arde il fuoco di guerriera della luce, dentro di te vive il principio della creazione.
Tu porti alla luce, tu sei luce!
Non è facile essere donna. Non è stato facile essere bambina, né ragazza, in una cultura ancora permeata da una visione patriarcale.
Ma, in tutto questo caos, cerca di restare sveglia e, con coraggio, diffondi amore là dove c’è l’odio, illumina il cammino dove c’è il buio, sii speranza là dove c’è rassegnazione.
Il tuo potere è grande. Ha il sapore della libertà, dell’odore dei fiori, di un cielo stellato. Il tuo potere di rendere questa Terra un luogo migliore dove vivere è qualcosa di innato. Nessuno può togliertelo, perché tu stessa puoi decidere quando e come donarlo.
Cara donna, ti dedico questa poesia, in cui Alda Merini ha tradotto in versi eccelsi la tua essenza.
A tutte le donne
“Fragile, opulenta donna,
matrice del paradiso,
sei un granello di colpa
anche agli occhi di Dio,
malgrado le tue sante guerre
per l’emancipazione.
Spaccarono la tua bellezza
e rimane uno scheletro d’amore
che però grida ancora vendetta
e soltanto tu riesci
ancora a piangere,
poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,
poi ti volti e non sai ancora dire
e taci meravigliata
e allora diventi grande come la terra
e innalzi il tuo canto d’amore.”
Innalza il tuo canto d’amore perché la melodia risuoni in tutto il creato e permetta a tutte le creature di prendersi per mano e gioire.
Innalza il tuo sorriso perché possa mostrare all’uomo che ti accompagna le cicatrici della verità, ed esista così la possibilità di ripartire, da qui, verso nuovi destini insieme.
Scegli, cara donna, di amare ogni giorno. Sempre e comunque.
Solo questo. Solo questo. Solo questo.
Parole raccolte da Chiara Manzini, immagine tratta dall’opera “Eva” di Beatrice39
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