Il guardaroba non è semplicemente un contenitore in cui riporre capi di abbigliamento e oggetti personali, ma piuttosto uno spazio che ripercorre, attraversa o insegue le dimensioni temporali dell’esistenza.
Narratori instancabili della nostra storia, di modi di essere e specchi del desiderio, gli armadi custodiscono il passato, sono preziosi alleati del presente e ponti verso il futuro.
Dovrebbero essere un luogo di felicità, in cui ci si riconosce, ci si sente accolti e a proprio agio.
Eppure, statistiche ormai note, riportano che le donne hanno un rapporto complesso, o addirittura conflittuale, con il proprio guardaroba e utilizzano solo il 20 o 30% del contenuto effettivo.
Il resto giace, addormentato, sonnolento, dimenticato, conservato o ammiccante, in attesa delle grandi occasioni, del coraggio di mostrarsi o di venire, finalmente, eliminato.
Negli armadi si accumula, si nasconde, si rivede un passato che non esiste più o si crede di essere ciò che non corrisponde alla realtà.
Eppure rapportarsi al guardaroba apre grandi opportunità per conoscersi, valorizzarsi e apprendere un’arte fondamentale per la vita stessa: la selezione.
Perché è così importante selezionare?
Selezionare significa darsi l’occasione e riconoscersi il permesso di individuare le cose (o le persone) importanti o affini alla propria vita, ai sogni, ai desideri e ai progetti volti a favorire una crescita sana.
Selezionare consente di lasciare andare ciò che non serve e che non contribuisce ad apportare reale eccellenza alla vita di tutti i giorni.
Selezionare permette di ripercorrere ciò che possediamo con sguardo attento, critico, sincero, domandandoci cosa in realtà desideriamo e immaginando possibilità e nuove direzioni da prendere.
Selezionare crea il Vuoto, che è la più fertile terra dell’ispirazione.
In parole semplici, selezionare significa scegliere il meglio per sé.
Come imparare a fare selezione attraverso la riorganizzazione del guardaroba?
1. Selezione all’ingresso
Nel tuo guardaroba deve trovare diritto di cittadinanza solo ciò che ti piace, ti racconta di cose belle e delle tue peculiarità.
Lascia fuori tutto ciò che non ti conquista fino in fondo, che non ti serve, che ti è stato regalato e non corrisponde alla tua identità, alla tua taglia o a come desideri presentarti al mondo.
Liberati di ciò che senti essere pesante per la tua vita, compresi gli abiti che indossi per corrispondere alle aspettative degli altri, o ciò che indossi solo per abitudine, senza trasporto.
Meglio poter contare su poche cose selezionate, amate e che ti regalano ben-essere quando le indossi, perché sono quelle che ti rendono unica e ti permettono di riconoscerti in modo sincero.
2. Il grande protagonista del guardaroba è il presente, perché si vive nel qui ed ora
Questo significa che l’80/90% del guardaroba deve contenere solo capi che indossi continuamente, allineati al tuo stile, ai tuoi gusti e ai tuoi impegni di vita quotidiana.
Contare su un guardaroba attuale non significa possedere abiti alla moda, ma contemporanei a te stessa e a ciò che sei nella fase di vita che stai attraversando.
3. Lasciare andare tutto ciò che è datato o appartiene alle vite precedenti
Essere consapevole della tua storia è tutto ciò che ti serve per essere libera, il resto sono “solo cose”, che portano polvere sugli scaffali e opacità nei tuoi pensieri.
Se per alcuni accessori o capi di abbigliamento nutri affetto e ricordi importanti, raccoglili in una (e solo una) scatola bellissima da riporre in un compartimento alto del guardaroba.
Saprai di averli ancora con te, come i ricordi che tieni negli angoli più belli del cuore e, di tanto in tanto, potrai andare a trovarli.
4. Spazio al futuro!
Liberarsi di ciò che non serve, permette di liberare spazio vitale per accogliere le ispirazioni e il nuovo che verrà.
Provare per credere!
Vi auguro una buona riorganizzazione del tuo guardaroba e tanto spazio per tutto il possibile che puoi realizzare.