Quando entri nella meravigliosa Assisi, ti accoglie un cartello: “CITTÀ DELLA PACE”
Questo cartello mi evoca la ricerca che noi compiamo per tutta la vita, la ricerca di un luogo dentro di noi dove ritrovare serenità, qualunque avvenimento accada, la ricerca della nostra pace interiore. Il ritrovare pace dentro di noi, ci permette di generare pace, e di contribuire a migliorare il mondo. Ci permette di accettare il passato con gratitudine, accogliere il presente con fiducia e il futuro con speranza.
Come Charlie Chaplin ci ricorda:
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho capito di trovarmi sempre ed in ogni occasione al posto giusto nel momento giusto, e che tutto quello che succede va bene. Da allora ho potuto stare tranquillo. Oggi so che questo si chiama “stare in pace con sé stessi”.
Quando questa consapevolezza entra a pieno titolo nella nostra vita, ogni giorno diviene speciale e sorprendente. Decade il giudizio e sorge la piena fiducia che tutto ciò di cui abbiamo bisogno ci viene donato al momento opportuno. Possiamo stare tranquilli e goderci “il viaggio”, sapendo che sarà sempre tutto perfetto. Possiamo stare in pace.
Proprio di pace voglio scrivere oggi… non parlerò di un libro, ma della storia di un “viaggio nel viaggio”, di cui sono stata protagonista e spettatrice, e che mi ha profondamente toccata.
Durante un recente soggiorno appunto ad Assisi, ho deciso di visitare un luogo in cui non ero ancora stata, la Rocca Maggiore.
E una “semplice” salita, in una giornata molto calda, si è rivelata meravigliosamente ricca di significati e di messaggi che la natura, maestra, mi ha regalato.
Riporterò fedelmente tutti questi messaggi ricevuti insieme alle foto che ho scattato sul cammino, perché possano essere dono per tutti.