A Giungo si è concluso il gruppo DipendiAmo® II livello.
Sono stati dieci incontri emozionanti e tutti i partecipanti hanno messo in gioco loro stessi e utilizzato risorse ed energie per rinforzare la propria autostima amorosa.
Abbiamo parlato, condiviso dolori e gioie, creato collage, ballato, ascoltato musica, narrato e scritto favole meravigliose e alla fine tutti hanno sentito di aver acquisito nuovi strumenti per fronteggiare il vuoto e lasciarsi guidare dalla bussola interiore.
L’ultima serata è stata dedicata alla scambio della ricchezza che ciascuno ha portato nella vita degli altri e io stessa ho restituito ad ognuno uno scritto che potesse servire per orientarli nel cammino che sarebbe seguito al percorso di gruppo.
Il racconto di un uccellino rosso
Ho deciso inoltre di dare il mio saluto finale attraverso il racconto di un uccellino rosso in cerca d’amore nel quale ho rivisto il percorso di tutti i coraggiosi che hanno deciso di far parte di questo gruppo avanzato sulla Dipendenza Affettiva.
Il racconto si intitola “Rosso come l’amore” di Valentina Mai.
L’ ho mostrato nella versione interattiva che arricchisce la bellezza di questo scritto attraverso musica e animazione e insieme abbiamo seguito la storia di questo uccellino che attraversa molti ostacoli prima di incontrare qualcuno che lo ami davvero con il quale condividere il proprio volo.
L’uccellino in attesa dell’amore
Da principio l’uccellino attendeva che l’amore arrivasse ma questo tesoro tanto desiderato stentava a giungere da lui…
Proprio come l’uccellino anche il dipendente affettivo attende che l’amore arrivi da lui per dissetarlo dall’immensa sete di affetto che abita nel suo cuore.
Dopo qualche tempo l’uccellino ha cominciato a vederlo dappertutto.
Il desiderio d’amore è tale da spingere il dipendente affettivo a vederlo ovunque.
Poi all’uccellino parve di averlo trovato ma gli sembrava irraggiungibile, troppo in alto per lui…
L’amore appare al dipendente affettivo come un miraggio impossibile da raggiungere e si rivela in lui il timore di non essere degno d’amore.