Una mattina d'estate, in un antico e bellissimo regno nasce la generosa principessa Febe, colei che dona luce.
O almeno, questo è ciò che crede di dover fare, perché crescendo impara a dedicarsi solo agli altri e a renderli felici riempiendoli di affetto e calore.
Quando incontra Flavio, il principe Narciso, se ne innamora al primo sguardo e crede di aver finalmente trovato la persona giusta. Ma il ragazzo nasconde un segreto: educato per diventare un perfetto principe azzurro, non può rivelare a nessuno le proprie debolezze e deve sempre mostrarsi impeccabile.
Più Febe si avvicina, più lui si sente minacciato; più Flavio si allontana, più lei fa di tutto per tentare di salvarlo.
La complessità dei loro sentimenti li porta a perdersi in un labirinto emotivo senza uscita, che li tiene dolorosamente legati e distanti, finché Vera non insegnerà loro a guardarsi dentro per ritrovare la strada...
Attraverso questa suggestiva favola metaforica, la psicoterapeuta Maria Chiara Gritti svela con sensibilità i meccanismi e le cause profonde della dipendenza affettiva e del narcisismo patologico, tracciando un percorso liberatorio verso la conoscenza di sé.
Perché solo scoprendosi si può raggiungere la consapevolezza necessaria ad amare e farsi amare pienamente.
I commenti dei lettori de "La Principessa che voleva amare Narciso"
L'ho letto tutto d'un fiato. Impossibile non arrivare fino alla fine! E ora che conosco il narcisismo in maniera più approfondita, penso che Flavio sia narrato in maniera ma-gi-stra-le!!! Che dire? Pelle d'oca alle prime pagine e lacrime alla fine. Un libro davvero potentissimo. Grazie davvero di cuore e col cuore.
Credo che abbia nascosto per noi un tesoro all'interno di questo libro. È un'avventura straordinaria. Il libro stesso è il tesoro, ogni immagine, ogni pagina.
A dir poco fantastico. La semplicità di un argomento tanto trattato e tanto complicato raccontato attraverso una fiaba...
Oltre a trovarmi dentro le immagini, è un continuo specchiarsi con tutti i personaggi e rivedi quello che hai subito, ma analizzi anche l'agito. Non può immaginare cosa contiene. E sono solo a metà...